Il privilegio della veglia

Una domanda, o forse un dubbio: questo rappresenta la raccolta Il privilegio della veglia.  Con versi che sembrano poesie e poesie che sembrano metafore, la silloge esplora il significato del dubbio, inteso non come dubitare vero e proprio, ma come unico motore per sfuggire dalla monotonia.

«Poi, di solito, accarezzavo
Le tue gambe. E ci pensi a quante volte
Si ripiegano in un giorno
Tornando sempre rette?
Con quale forza riaffermano
Sempre la loro identità?
E, appena sotto, i piedi,
I piedi che chissà quante
Danze avranno storpiato
In cerca di una libertà,
Quanti imperi schiacciati
E a ogni impero il suo imperio
E a ogni dio il suo ateo
E a ogni domanda il suo dubbio.»

Fabrizio Pelli

Fabrizio Pelli nasce il 29 giugno 2001 a Reggio Emilia. Partecipa a diversi concorsi di poesia ottenendo ottimi risultati (primo premio Concorso diversamente uguali; concorso Le occasioni). Dopo un corso di perfezionamento pianistico a Parigi, nel 2020 si iscrive al corso di biotecnologie mediche presso l’Università San Raffaele di Milano e frequenta il corso Scrivere di notte, con Marina Mander, presso Belleville.