La bocca del finimondo

La bocca del finimondo è un titolo sotto il quale si raccolgono venti prose poetiche, un genere letterario forse oggi troppo abusato da coloro che ritengono di liquidare la poesia e di congedarsi dai suoi linguaggi e dalle regole della versificazione; è una strada troppo facile e semplificata che però non è quella di Eloy Santos che fa uso della prosa poetica perché è certamente uno strumento efficace e appropriato per raccontare le contraddizioni di un mondo sempre più stritolato da una “spirale” (parola particolarissima che compare per ben 5 volte nei venti testi del libro).

XIII. L’allieva matta

Araldi del non-mondo hanno circondato di torce la casa cieca. Un lento arrotino di miraggi gironzola tra i fasci di luce ghiacciata, appanna con il suo alito i paletti di fumo che i morti hanno piantato sulla soglia, fischia al chiarore come uno che campasse sulla compassione dei loggiati

XIII. La alumna loca

Heraldos del no-mundo han rodeado de antorchas la casa ciega. Un lento afilador de espejismos deambula en los haces de luz helada, empaña con su aliento las estacas de humo que plantaron los muertos en el umbral, silba a la claridad como uno que viviera de la compasión de las azoteas.

Eloy Santos

Salamanca (Spagna) 1963. Vive a Madrid. Tra le sue pubblicazioni: Nettunaria (2002), Donde nadie dice (2003), Libro de olas (2006), Psique en el érebo de la probetas (2019).